Yoga

Il termine Yoga deriva dalla radice sanscrita yug, aggiogare, addomesticare e, nella sua accezione classica, si riferisce a una disciplina ascetica finalizzata alla liberazione dai condizionamenti mediante il fermo dominio dei sensi fino al totale affrancamento dai legami con il mondo.

Nel contesto odierno, lo Yoga ha perso la sua matrice ascetica ed elitaria e ha riconfigurato radicalmente la propria natura. In generale, possiamo dire che l’insieme delle pratiche che oggi indichiamo con questo termine mirano al raggiungimento di uno stato più armonico ed equilibrato tra piano fisico, mentale e psichico sciogliendo e rafforzando il corpo, calmando le inquietudini della mente e permettendoci di acquisire sempre maggiore stabilità in ogni aspetto della nostra vita.

Attraverso la pratica, il nostro organismo ritrova, infatti, il proprio naturale equilibrio da un punto di vista sia strutturale sia funzionale e si intraprende un viaggio che porta una profonda trasformazione in cui il tutto è molto più della somma delle singole parti.

Lo Yoga diviene, così, il tramite che collega conoscenza e azione, ciò che veniva “aggiogato” viene ora “connesso” per creare una nuova struttura armonica in cui l’individuo, integro e centrato, riscopre la sua ricchezza e le sue potenzialità.

La costante attenzione rivolta al respiro, sia nell’esecuzione delle āsana, le posizioni, sia durante le sessioni di  Prānāyāma (tecniche di respirazione), aiuta a migliorare le capacità del nostro apparato respiratorio, ossigenando cellule e tessuti di tutto il corpo e agevolando concentrazione, silenzio interiore e rilassamento.

Le tecniche di interiorizzazione e meditazione riequilibrano le funzioni autonome dell’organismo permettendoci di entrare in contatto con i nostri spazi più profondi, contattare ed eliminare le tensioni accumulate (stress) e raggiungere uno stato di sempre maggiore benessere e consapevolezza.